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Analisi bioimpedenziometrica

Sentirsi a dieta sicuramente non è facile e sono sicura che se hai già fatto delle diete in passato, ti sarà capitato di domandarti: “ma perché non riesco più a dimagrire?” oppure “ho perso tanti chili in poco tempo, saranno i liquidi oppure ho perso grasso?”. Ecco, cercherò di semplificare il più possibile un concetto fisiologicamente non così semplice e che forse ti meraviglierà molto:


perdere peso non vuol dire dimagrire, così come aumentare di peso non significa obbligatoriamente essere ingrassato.

E allora perché può capitare di avere il peso stabile sulla bilancia per un periodo di tempo più o meno lungo?

Le motivazioni sono molteplici, una di queste potrebbe essere il cosiddetto effetto whoosh: durante la dieta, gli adipociti si svuotano di grasso, ma contemporaneamente può succedere che si riempino di acqua comportando uno stallo nel peso corporeo (o addirittura un leggero aumento).
Può darsi invece che tu stia attraversando un periodo di forte stress oppure sia sotto cura farmacologica e questo provoca una chiara alterazione dei fluidi corporei.
Tali effetti sono tutti momentanei, ma vanno monitorati attentamente attraverso l’esame bioimpedenziometrico che permette di valutare quali modifiche sta subendo il tuo corpo consentendo di adattare il percorso alimentare in base al momento in cui ti trovi.
Si tratta di un esame semplice e non invasivo della durata di pochi secondi. Verranno applicati 4 elettrodi cutanei attraverso i quali passerà una corrente elettrica a bassa intensità (totalmente innocua) permettendo la misurazione della bioimpedenza corporea, ossia la resistenza dell’organismo al passaggio di corrente.
I tessuti privi di grasso verranno attraversati molto bene dalla corrente elettrica in quanto ricchi di fluidi corporei. Avranno quindi un’ottima reattanza a differenza del tessuto adiposo e delle ossa che sono invece caratterizzati da un’alta resistenza essendo poveri di fluidi ed elettroliti. Si opporranno quindi al passaggio di corrente.
Conoscendo, inoltre, peso, altezza, età, sesso e le misurazioni di resistenza e reattanza rilevate dallo strumento, è possibile determinare, attraverso opportuni algoritmi, i seguenti parametri:
la quantità di acqua totale (TBW, Total Body Water);

  • la ECW (Extra Cellular Water) e ICW (Intra Cellular Water), ossia la percentuale di distribuzione e la quantità di liquidi nello spazio intra ed extracellulare
  • la quantità di massa magra (FFM, Fat Free Mass)
  • la quantità di massa grassa (FM, Fat Mass)
  • l’angolo di fase (PA Phase Angle), ossia la qualità cellulare. Un valore molto basso indica membrane cellulari scarsamente integre, mentre un angolo di fase alto indica una buona massa cellulare e quindi membrane integre
  • la quantità di tessuto scheletrico (SMM, Skeletal Muscle Mass).