L’infertilità è un problema che colpisce circa il 10/15% delle coppie in età riproduttiva.

Ma quanto incide la sfera nutrizionale?

E’ un aspetto che viene preso molto poco in considerazione e invece devi sapere che il sovrappeso e l’obesità sono la maggior causa di “ipofertilità acquisita”. Nella donna può portare a insulino-resistenza, cicli anovulatori, aumento del testosterone, scorretto bilanciamento del rapporto FSH/LH, alterazioni della qualità ovarica.
Tutto questo si complica in caso di patologie che coinvolgono l’apparato riproduttivo.
Il lavoro che si svolgerà dal punto di vista alimentare sarà quello di strutturare un piano alimentare mirato al raggiungimento del peso ideale e successivamente al miglioramento della qualità ovarica.
Per la Sindrome dell’Ovaio Policistico, il percorso alimentare avrà 2 importanti obiettivi:

• Miglioramento delle manifestazioni che sono correlate all’insulino resistenza e all’iperandrogenismo che sembra conseguirne (acne, irsutismo, cicli anovulatori o oligovulatori…)
• Controllo degli effetti collaterali di eventuali farmaci usati per la PCOS.

Per l’Endometriosi, invece, la dieta si baserà sui principi antinfiammatori che permettono di tenere bassa la produzione di prostaglandine e la secrezione di insulina al fine di migliorare la dolorabilità legata alla post-ovulazione.
Durante il percorso di PMA tutto il lavoro dal punto di vista alimentare deve essere fatto per assicurarsi di avere un adeguato apporto di proteine, che sono necessarie per la produzione degli ovuli.

La fecondazione in vitro non è solo ottenere un uovo, ma bisogna ottenere un sano uovo maturo.

Per questo motivo durante la preparazione per la fecondazione in vitro, le uova e lo sperma hanno bisogno di crescere in un ambiente sano e ricco di nutrienti.
Obiettivi e percorso verranno valutati in sede di appuntamento: ricorda di portare con te tutta la documentazione clinica al fine di poter valutare attentamente la tua situazione e strutturare il percorso alimentare migliore per te!